Associazione 25 aprile | La Costituzione italiana: 70 anni, e non li dimostra
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La Costituzione italiana: 70 anni, e non li dimostra

La Costituzione italiana: 70 anni, e non li dimostra

LA RELAZIONE di Carlo Smuraglia (video)

L’articolo de “la Provincia”

LEGGI IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA

 

La lezione magistrale si è tenuta a Cremona il  22 novembre 2018  ed è stata organizzata  dall’Associazione 25 aprile  presieduta da Piergiorgio Bergonzi nell’ambito del percorso  ‘Conoscere la Costituzione. Formare alla cittadinanza’, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza della Costituzione italiana.
Una splendida relazione quella di Carlo Smuraglia, lucida , chiara, precisa e senza appunti . Il suo intervento si divide in due parti.
Nella  prima illustra  il perché ‘La carta costituzionale ha 70 anni, ma non li dimostra.’ Ripercorre tutto il lavoro fatto dall’assemblea Costituente eletta nel 1946 e lo spirito unitario che le varie forze politiche e parlamentari hanno dimostrato nel redigere questa Carta.
Mette anche in evidenza che in questi ultimi 20-30 vi sono stati ben tre tentativi di modificare i contenuti costituzionale che hanno fallito miseramente. Il primo è stato il fallimento della ‘bicamerale’, presieduta da D’Alema che Berlusconi ha fatto saltare , non perché voleva difendere i contenuti della Costituzione, ma per semplici ragioni di tattica politica.
Il secondo fu la proposta di riforma varata  dal Parlamento nel periodo il cui Berlusconi era Presidente de Consiglio e che fu sottoposta a referendum popolare nel 2006 e che vide la sonora bocciatura delle proposte ‘berlusconiane’.
Il popolo sovrano bocciò anche le proposte di riforma costituzionale  del 2016 quando Presidente del Consiglio era  Matteo Renzi
Nella seconda parte mette in luce ‘ i difetti, le debolezze del sistema politico italiano. ‘La Costituzione continua Smuraglia è come un grande spartito musicale scritto da grandi maestri ed è la sua attuazione che non è all’altezza dello spartito’. Insomma- è l’orchestra che non funziona- vi è ancora bisogno di attuare la Costituzione in molte sue parti ed è questo il messaggio che lascia ai giovani, alle nuove generazioni.
Insomma non solo la difesa argomentata e ricca della nostra Carte Costituzionale ma l’appello alle nuove generazioni di attuarla’.

Red/welcr/gcst

 

Chi è Carlo Smuraglia

E’ stato Partigiano, combattente volontario nel Corpo italiano di Liberazione (Divisione Cremona 8° armata) fino alla fine della guerra. Avvocato; Professore ordinario di Diritto al lavoro, ha insegnato all’Università Statale di Milano, Facoltà di scienze politiche, dal 1968 al 1999. E’ stato consigliere regionale dal 1970 al 1985 in Regione Lombardia: Presidente del Consiglio regionale lombardo dall’aprile 1978 al giugno 1980. Dal marzo ’77 all’agosto ’79 ha svolto le funzioni di Commissario d’accusa nel processo “Lockheed”, davanti alla Corte Costituzionale, a seguito di nomina da parte del Parlamento in seduta congiunta. Eletto dal Parlamento a Componente del Consiglio Superiore della Magistratura, ha fatto parte del C.S.M. dal febbraio ’86 al luglio ’90. Senatore della Repubblica dall’aprile ’92 al maggio 2001. Presidente della Commissione Lavoro del Senato dal ’94 al 2001. Membro della Commissione parlamentare antimafia dal ’92 al ’94, è stato coordinatore del gruppo di lavoro sulla “mafia nel nord Italia.” Ha esercitato per molti anni, ed esercita tuttora la professione di avvocato, occupandosi anche di processi in materia di sicurezza ed igiene del lavoro, nonché di alcuni significativi processi politici, fra i quali a Pisa, un procedimento in Corte d’Assise nei confronti di un gruppo di partigiani (tutti assolti) e, a Milano, il processo per i fatti di Reggio Emilia del luglio ’60, nel quale ha svolto anche il ruolo di difensore di parte civile per i familiari dei caduti, insieme ad altri colleghi di Reggio Emilia e di Milano. Il 2 giugno 1980 è stato insignito, dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini, della onorificenza di “cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica italiana”. Nel 2014 ha ricevuto dal comune di Milano l’Ambrogino d’oro. Dal 2011 al 2017 è stato Presidente dell’Anpi nazionale, dopo le dimissioni, il Comitato Nazionale lo ha eletto “Presidente Emerito”, incarico che ricopre tuttora.